m

Nuova è in lui la concretezza di un raccontare scarno ed essenziale. Un riciclaggio dello strumento di morte attraverso la sua metamorfosi in simbolo di vita.

Il ciclo si chiude quando l’oggetto esistente, estraniato dall’opera di Carletti, diventa pura essenza, cioè rivive in un’altra forma e contenuto.

Ne risulta uno stile singolarissimo, nel quale la linea domina assoluta la composizione, senza però abolire volume e spazio.

Francesco Dall’Acqua

Egli riesce a raggiungere livelli lirici con vertici e slanci assolutamente dinamici e originali.

Le sue opere dimostrano come l’autentica poesia possa nascere dalla casualità di semplici oggetti, addirittura mortali.

Egli trasforma in materiali costruttivi di poesia, prescindendo dal pensiero originario di ciò che è significato per l’umanità, creando con occhi ingenui da artista il gioco eterno della vita.

Valerio Utri

La scultura di Ferruccio Carletti è emotiva e dinamica.

La materia con la quale è eseguita accresce l’interesse al significato delle opere, già di per sé affascinante e complesso.

Oscar Visentin

Rimescolare frammenti di guerra e farne arte. Il perverso ingegno dell’uomo, adoperato per causare morte e distruzione, diventa creta nelle mani dell’autore.

Il male, sapientemente domato, ricava dal suo ventre messaggi di pace, forgiato in nuove forme espressive. Gli ordigni, segni tangibili della miseria umana, espropriati del loro primigenio significato di morte, inneggiano così alla vita.

E la terra concimata dal sangue dell’uomo si rinnova nell’operosità dell’artista che intaglia, foggia, crea, come quando la pioggia rimescola la materia e le dà nuova forma.

Ughetta Lacatena

Angeli e draghi, divinità creatrici e creature divine, ali e vele, giochi, lacrime, armi e colombe, acqua, fuoco, Per mezzo di strumenti latori di morte, schegge di ordigni, proiettili, filo spinato, l’intero gioco della vita è racchiuso nell’arte di Fero Carletti.

L’artista gioca con la oscura e cieca materia metallica per dare ad essa una nuova vita, vibrante e lucente.

Ed ecco una massa di sordidi frammenti di armi sublimare nelle possenti ali di un arcangelo o nelle calde braccia di un madre, ecco un rovo di filo spinato spiccare il volo in un tourbillon di rondini marine. Una autentica alchemica trasmutazione dei metalli.

Emi Tsubame

Armoniosamente lo scultore, opera dopo opera, ribadisce la propria posizione di medium per la pace. Confermata la maleficità degli strumenti di guerra, con le schegge degli ordigni di morte – bombe, proiettili, filo spinato – combina metamorfosi di messaggi di pace.

L’effetto è una sorprendente trasformazione del veicolo bellico in manufatti artistici di forte incisività simboleggianti concordia, amore, benessere e pace.

Arcangeli, figure umane intente a svolgere azioni di normale convivenza pacifica, zattere di sogno, trenini, palloni da gioco, sono le piccole/grandi creazioni di Fero.

Carmela Amati

La cifra stilistica che lo caratterizza è la sua ferma volontà di trasformare oggetti di morte, schegge e ordigni bellici in simboli di pace.

Sua guida uno spirito creativo con cui dà forma alle sue fantasie, sogni, speranze, rivelando “pietas” ed umana solidarietà.

Ciò si avverte quando riprende miti e riti che affondano le loro origini nei primordi dell’umanità, nel culto dell’Alma Terra, del mare, del cielo, e in archetipi come il pane, la spiga di grano, fiori, frutti e cavalli rampanti, draghi e cavalieri, vele gonfie di vento, maschere e mani che si cercano.

Giuseppe Santoiemma

Ogni sua opera, decisamente e fortemente riconoscibile, sembra in fuga da quello che è.

Tutto è nel segno liberatorio che trasforma quegli ordini di morte in un messaggio di non violenza, in una ricerca che fa di lui un filologo del tempo, tanto che le sue opere paiono tante scaglie di vita che in parte appartengono alla storia, in lui diventano arte, capaci come sono di suscitare impressioni liriche particolarmente intense.

Maria Giovanna Russo-Caradonna

La meraviglia di fronte alle opere di Fero cerca di cogliere come la tecnica ha permesso a schegge e proiettili di trasformarsi in immagini dai contorni morbidi e armoniosi.

Le opere sembrano un cocciuto, ostinato, ma mai disperato tentativo di tirar fuori quei sentimenti, quei valori che ci distinguono in quanto uomini.

Emozioni dolci e arcane fuoriescono dalla materia dura e mortale per intrecciarsi con quelle di ciascuno di noi, trascinandole fuori dai ricordi, dai sogni e proiettandole in un’unica dimensione, quella della speranza.

Angela Gentile

Artista dotato di fervida creatività, Carletti realizza originalissime opere con una tecnica del tutto particolare, che reca in sé impliciti e significativi messaggi.

Le schegge e i frammenti di ordigni bellici che egli mette insieme (unendovi talvolta altri elementi metallici), formano, in virtù della sua sapienza espressiva, figure e forme che simboleggiano momenti e aneliti di ascensione dello spirito, comunicando intensi messaggi di pace e libertà.

V. Cracas